“La Grotta delle Rondinelle”

Il libro è dedicato a Serena e a tutte le donne, rondinelle nel mondo.

Rondinella pellegrina
Che ti posi in sul verone
Ricantando ogni mattina
La tua flebile canzone
Che vuoi dirmi in tua favella
Pellegrina rondinella?

Da bambina accoglievo a bocca aperta l’arrivo delle rondini montane, che indicavano l’arrivo della primavera. 
Prendevano il via dalle rocce e sfrecciavano da un’abitazione all’altra con le loro piume a riflessi turchini, si confondevano poi col cielo del medesimo colore e col verde smeraldino del grano appena germogliato.
Le rondini, in cerca di cibo come le persone in cerca di lavoro e di un po’ di fortuna, emigravano con l’autunno da un continente all’altro, valicando i mari.
Il loro volo come le partenze degli uomini erano viaggi periodici, deliberati e cadenzati come da un calendario naturale da onorare.
Ad ogni ritorno le rondini sapevano dove dirigersi, riconoscevano il nido a forma di coppa che avevano lasciato, dopo averlo costruito con arte e con amore.
Quando la mia casa bruciò si vide una rondine precipitarsi sotto il tetto in aiuto dei suoi piccoli così come mia madre fece con noi figlie.
Il nido distrutto e la casa in fiamme mi hanno spinto a scegliere il titolo del libro. Ho collocato le donne dei dieci racconti non nella solitudine di una grotta surreale, fredda e buia, ma in  una grotta luminosa e protetta.
A custodia delle donne ho posto l’immagine della Madonna col Bambino.
In questo libro mi aggrappo al mio paese, ma non c’è da star allegri.
Quando me lo trovo dinanzi, disabitato e disunito, mi si stringe il cuore.
Lo spettacolo che si presenta è il più terribile castigo che possa colpire chi ancora ama la terra dove è nato.
L’uomo dimentica e pensa ad altro, lo Stato abbandona il controllo del territorio.
Io non ho mai accettato né giustificato il fenomeno dell’emigrazione, che scardina e strozza il Sud dal resto dell’Italia e se ancora oggi i nostri figli, alla maniera dei piccoli delle rondini, sfuggono ai legami della famiglia vuol dire che non è stata e non è tuttora risolutiva del problema della mancanza di lavoro.
Ringrazio i più silenziosi e valenti promotori di eventi culturali:

  1. Associazione “Aulos” - Rosa D’Audino che si contraddistingue e brilla per professionalità e lungimiranza in campo musicale.
  2. Associazione “Premio Franco Costabile” - Rosanna De Luca per l’indubbia e riconosciuta competenza con la quale ha esaminato questo ed altri lavori.
  3. Associazione “Centro Riforme - Democrazia - Diritti” - Costantino Fittante per l’interessamento con cui sostiene ed accompagna il mio percorso.
  • Ringrazio Paola: non posso trattenermi dal dire che una sola nota modulata dalla sua voce equivale a mille mie poesie. Seguendola e ascoltandola resto sempre con la voglia che il suo canto dolcissimo e ispirato non debba più terminare.
  • Ringrazio Raffaella: non è per compiacerla, ma possiede in grado eccellente l’arte del ben recitare, è come se il suo linguaggio persuasivo e accattivante fosse compreso nei suoni di un’intera orchestra. La modalità interpretativa sorprende e affascina ogni volta, ha la capacità di scuotere e mettere in risalto i sentimenti più profondi e veri, la visione che l’autore ha di se stesso e del mondo.
  • Ringrazio mio cugino Salvatore, l’oratore forense che tutti in famiglia abbiamo ammirato per la sua grande forza di volontà nel raggiungere alti traguardi. Mia madre lo amava più di un figlio e stravedeva per lui.
  • Ringrazio il vicesindaco Francesco Cicione: la sua presenza mi onora. Esprimo riconoscenza per la sensibilità formale e sostanziale dimostrata.
  • Ringrazio Massimo Iannicelli, Editore e Direttore Responsabile della rivista d’altri tempi “Storicittà”, per aver pubblicato nella Rassegna mensile di libri del mese di dicembre la recensione di Pasquale Funaro, amico premuroso, stimato ed apprezzato recensore.
  • Ringrazio alcune amiche che, dopo un’attenta lettura del libro, mi hanno comunicato per iscritto la propria valutazione critica.
  • Ringrazio di cuore tutti voi convenuti, genitori e alunni vecchi e recenti.
  • Ringrazio coloro che avranno la bontà di leggere il libro, chi condivide ma principalmente chi non condivide, le differenti opinioni e i diversi contributi sono preziosi per cambiare in meglio.
  • Per tantissime ragioni ringrazio Pietro e Nina Vescio: tempo fa mi hanno fatto recapitare assieme ad uno splendido cesto di fiori questa rondinella, che io ho voluto adagiare su questo cuore a testimonianza dell’amore che hanno avuto per Serena, il cui nome racchiude tutta la serenità che caratterizza questi adorabili genitori.

 Lisetta Cersosimo

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